Dalla città, concepita come scenario con il quale relazionarsi in maniera interattiva, con il tempo il protagonista della relazione è diventato l’individuo. L’individuo con la sua soggettività e carico emotivo è ciò con cui si relaziona l’architettura di questa epoca. Tutto ciò può essere architettura. Lo spazio che abbiamo intorno può muoversi ? Conoscerci? O addirittura pensare a noi?
Il titolo del progetto fa riferimento a 'Hylozoism', l'antica credenza che in tutta la materia ci sia vita. Hylozoic Ground offre la visione di una nuova architettura in grado di interagire. L'ambiente Hylozoic a terra può essere descritto come un geotessile sospeso che si espande progressivamente su un terreno ibrido con stomoli provenienti da suoi dintorni. L'intelligenza delle macchine consente l'interazione umana per far scattare la respirazione, la deglutizione e scambi metabolici. Aria, umidità vengono pompate sino alla dispersione della materia organica attraverso le membrane filtranti Hylozoic. Sebbene in forma di istallazione temporanea queste tecnologie formano un filtro interattivo intorno a noi e reagiscono verso di noi come individui.Qui il video
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